slide la controra
Quando
21, 22, 29 Settembre e 11 Ottobre 2018
Dove
Sant'Agata de' Goti e Caserta

La contròra

L’avvento della Terza Repubblica o il rimpianto per il passato abiurato


Per noi meridionali e mediterranei la contròra è quel ritaglio della giornata estiva, tra la fine della mattinata e l’inizio del pomeriggio, in cui solitamente si stava in casa perché non stava bene uscire e andare in giro e si sceglieva (o si imponeva, soprattutto ai più piccoli) di riposarsi, mentre sorseggiando un caffè, molto spesso si progettavano a mezza voce gli impegni familiari e di lavoro del pomeriggio o della sera.

La contròra è “un’interruzione volontaria del fluire del tempo nell’attesa che riprenda a scorrere negli impegni quotidiani”, è un momento di passaggio, un’anticamera tra due ambienti al contempo comunicanti e opposti. La medesima condizione che l’Italia Repubblicana sta vivendo all’indomani del 4 marzo e con l’avvento del governo targato Di Maio – Salvini ovvero M5S – Lega.

Non siamo ancora del tutto fuori dalla Seconda Repubblica, nata dalle ceneri di Tangentopoli, ma siamo – ahinoi – ancora distanti dall’avvio della Terza Repubblica annunciata dal leader pentastellato.

La settima edizione del Piccolo Festival della Politica parte da questa fragilità istituzionale e politica, per capire se il decorso post-elettorale ci consentirà di approdare senza naufragi o ammutinamenti sulle coste di un nuovo mondo.

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Gli incontri in breve


Quattro chiacchiere da Antonio, il presidente del Circolo Sociale ‘Saticula’

Fondato nel 1880, il Circolo Sociale “Saticula”, è situato al piano strada del Palazzo Vescovile sul lato sinistro di Piazza Umberto I, nel cuore del centro storico di Sant’Agata de’ Goti. Per decenni è stato il ritrovo pomeridiano dei professionisti e della classe dirigente di questa comunità e nelle tre salette del Circolo Sociale, attualmente presieduto da Antonio Della Ratta, è in programma il convegno inaugurale.

Un incontro per scandagliare il futuro possibile della Lega e del suo leader Matteo Salvini.

Un calice di vino da Zì Pauluccio, in cantina.

Scavata nel tufo millenario dell’antica Saticula, la cantina era il luogo dove l’oste conservava il vino e tutti quei prodotti deperibili che poi utilizzava in cucina per allietare il palato dei suoi avventori.

La scelta di “ospitare” la politica in un ambiente nascosto, non di passaggio, è dettata metaforicamente dal titolo dell’incontro e del tema che sarà discusso: il vicolo cieco, in cui si trova potenzialmente l’Italia dopo il voto del 4 marzo 2018. La cantina è un luogo chiuso dove entrata e uscita coincidono, al pari di una strada senza uscite.

Barba e capelli da Carmelo, il barbiere.

Il “salone” del barbiere è da sempre un piccolo parlamento, il luogo ideale dove le idee politiche si incontravano e tutt’oggi, si scontrano.

Tra un barba e l’altra e un taglio di capelli, nei saloni di provincia sono stati fatti e disfatti accordi, liste, candidati e congiure di palazzo.

Così, per mantenere fede alla tradizione, nel “Salone” del barbiere Carmelo, che si apre su Via Roma di fronte al Monastero delle Redentoriste, abbiamo scelto di ospitare un confronto sincero tra “pochi intimi” per recuperare la radice di sincerità e veracità della politica.

Ciak, si discute di Italia

Ristrutturato da qualche anno, dopo circa tre decenni dalla chiusura avvenuta agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, l’ex Cinema Italia rappresenta la sede naturale per ospitare incontri e dibattiti.

Di recente, questa sala ha ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha dichiarato il bene di interesse particolarmente importante.

La scelta di ospitare nella ex sala cinematografica una parte del nostro Piccolo Festival della Politica è ancorata proprio al nome Italia, alla necessità di capire, aiutati dalle riflessioni degli ospiti che saranno chiamati ad animare il dibattito, quale sarà il futuro prossimo del nostro Paese.

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